Aprire Bed and Breakfast in Italia è una pratica sempre più diffusa. Vuoi perché fa parte del più complesso mondo della sharing economy (“condividere ciò che ho per poter avere una possibile fonte di guadagno permanente”), vuoi perché, con una piattaforma di collegamento come AirB&B si riducono le distanze tra domanda e offerta massimizzando i guadagni, ma il fenomeno ha visto un notevole incremento in questi ultimi anni. Vediamo quali sono i passi per aprire un B&B. Ovviamente, il primo è quello di possedere una casa di proprietà, e non c’è modo più economico per avere una casa che comprarla alle aste giudiziarie, come già abbiamo potuto appurare.
Aprire Bed and Breakfast: le caratteristiche
Secondo le disposizioni normative Regionali in vigore per Bed & Breakfast si intende l’attività di carattere saltuario svolta da privati che utilizzano parte della loro abitazione di residenza per offrire un servizio a conduzione familiare di alloggio e prima colazione.
I “Bed & Breakfast” devono avere:
- Dalle 3 alle 6 camere con una conduzione esclusivamente familiare;
- Un cambio biancheria e un servizio di prima colazione;
- La pulizia della stanza e il servizio di accoglienza.
Eppure in Italia i Bed and Breakfast non sono considerati impresa e si distinguono da tutte le altre strutture cosiddette “ricettive”. Il che significa in termini burocratici una maggiore libertà d’azione e in campo fiscale, il non essere assoggettati né all’apertura della tanto odiata partita IVA né tanto meno ai famigerati studi di settore.
L’esercizio dell’attività di Bed & Breakfast non necessita di iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Se aprirli è, comunque, molto facile – basta una dichiarazione di inizio attività, consegnata al comune di appartenenza e l’approvazione dell’assemblea condominiale nel caso di abitazione con ingresso non autonomo – mantenere un carattere non imprenditoriale e familiare non è sempre così automatico.
Va inoltre segnalato che i Bed & Breakfast familiari non sono assoggettati agli studi di settore attraverso i quali, invece, le strutture alberghiere devono dichiarare una serie di elementi patrimoniali, reddituali e di gestione dei dipendenti e collaboratori.
Aprire B&B: i primi passi sulla legislazione
Partendo dalla premessa che le attività di B&B sono regolate a livello regionale, la prima cosa da fare per aprire un B&B è quella di consultare la specifica, appunto la legge regionale in materia, tenendo presente che tutte si rifanno alla Legge Principale: Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.
Successivamente bisogna ritirare (online o al Comune di pertinenza) la modulistica necessaria per la Dichiarazione di Inizio Attività. La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), è la nuova procedura che sostituisce la DIA (Denuncia di Inizio Attività). Il vantaggio offerto da questo nuovo strumento è quello che con la presentazione della SCIA l’apertura della struttura ricettiva è immediata.