Mettiamo il caso che tu abbia acquistato una casa all’asta che vuoi rivendere subito… fai attenzione alla plusvalenza immobiliare .
Ma che cosa è la plusvalenza?
Lo vediamo subito…
La plusvalenza immobiliare non è altro che il guadagno realizzato rivendendo un immobile a un prezzo più alto di quello di acquisto
Il Fisco tassa la plusvalenza immobiliare ai fini delle imposte sui redditi considerandola un reddito diverso.
La casa, a volte, sembra proprio un bene anacronistico, incapace di stare al passo con destini sempre in movimento. E allora può capitare che una casa, magari comprata da poco all’asta, debba essere venduta in fretta e furia o magari è stata comprata proprio con l’intento di rivenderla.
Di fatto la vita ci può richiamare in posti lontani, e mantenere un’abitazione in cui non torneremo più è controproducente, anche per tutte le tasse da pagare. Oppure, essendo la casa il bene rifugio, a volte bisogna ricorrervi per far fronte ai momenti di crisi. Qualunque sia il caso, bisogna stare attenti, durante la vendita di una casa, a una tassa molto particolare.
Tassa sulla plusvalenza immobiliare
Infatti accade che, se acquisti un immobile lo rivendi a un prezzo maggiorato, è necessario pagare sulla plusvalenza generata una tassa definita appunto “Tassa sulla plusvalenza”.
Probabilmente ti starai chiedendo come calcolare quest’ultima, il conto è molto semplice:
Prezzo di Vendita – Prezzo di Acquisto – Spese Sostenute = Plusvalenza
attenzione: la legge prevede che puoi detrarre solo le spese inerenti (e qui si apre un mondo di interpretazioni).
Ci sono fondamentalmente due modi di pagare questa tassa:
- Direttamente in atto dal notaio (il 26% dal 2020)
- Portando la plusvalenza nella propria dichiarazione dei redditi
Aggiornamento 2020: La plusvalenza da pagare al notaio, a partire da gennaio 2020, è stata aumentata la 26% come per le rendite finanziarie!
Quale conviene di più?
Anche qui ci si potrebbe scrivere un libro…
Ma a proposito— sorge spontanea a tutti una domanda:
Come possiamo evitare di pagare la tassa?
Esaminiamo dunque punto per punto i vari sgravi e le metodologie per evitare l’oneroso pagamento.
Plusvalenza immobiliare: quando non si paga
La tassa non si paga nei seguenti casi:
- Eredità. Quando si riceve un immobile in eredità e si decide di metterlo in vendita;
- Dopo 5 anni. Se si acquista un immobile e lo si vende dopo un periodo di 5 anni;
- Prima casa. Se si acquista un immobile con agevolazione di prima casa e per la maggior parte del periodo tra acquisto e vendita, l’alloggio viene utilizzato come abitazione principale si è esenti dalla tassazione sulla plusvalenza.
Ovviamente vi è anche l’altra faccia della medaglia, ovvero vi è l’obbligo di acquistare un immobile entro i 12 mesi successivi, pena: le imposte risparmiate, gli interessi annuali stabiliti dell’agenzia delle entrate, una sanzione pari al 30% sulla differenza dell’imposta di registro non versata.
Ma anche qui esistono metodi per ridurli …
Fai sempre molta attenzione a valutare tutti gli aspetti del tuo acquisto o del tuo investimento.
Con gli immobili ci si può fare male!!!